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      Tuttavia è indubitato che grandi sconvolgimenti hanno avuto luogo nel bacino del fiume. Così il Cordevole, il più grande affluente della Piave, venne ostruito per qualche tempo in epoca affatto recente, nel 1771. Di fronte all'enorme muraglia della montagna di Civita, striata di fessure verticali, le terrazze verdeggianti della Pezza incominciarono a scivolare sovra un piano inclinato di schisti in dissoluzione, e dapprima lentamente, poscia con uno slancio subitaneo vennero ad inabissarsi nella valle. Due villaggi rimasero distrutti, due altri sommersi nelle acque del Cordevole trasformato in lago. Quando l'acqua è tranquilla veggonsi ancora gli avanzi delle case inghiottite dell'antica Alleghe, metropoli della vallata.
     
      N. 49. -- CAMPI DI PIETRE DELLA ZELINA E DELLA MEDUNA.
     
      [vedi 049.png]
     
      Tra i minori fiumi della regione ricordiamo ancora il Sile, che scende a Treviso dai fianchi del monte Peralba; la Fratta, che nasce presso Montebello vicentino e scende nelle lagune, il Corno-Stella, sceso a questa dalle colline moreniche di Buja, e nell'Istria, il Risano, il Dragogna, il Quieto, l'Arsa che mette foce nel Quarnero, quasi tutti poveri d'acque e con brevissimo corso. Più importante è il Timavo, limpido figlio dell'Albio, che raccoglie tutte le gronde di un alveo scomposto dagli spessi straripamenti, fugge le boscaglie che ne adornano la culla per chiudersi fra le marne dei colli, dominati dai numerosi castelli, che furono già covi di predoni ed ora sono rovine o comode ville moderne.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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