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      Ma nulla valse a salvarla dalla invasione del Bonaparte che, per "spezzare le catene del popolo", portò a Venezia prima le rapine dei suoi, e preparò il giogo dell'Austria; il popolo pagò la breve illusione di libertà col mercato di Campoformio. Il grido di "Viva San Marco" si spense nell'avvicendarsi delle signorie straniere, e la decadenza della città fu profonda, come era stata meravigliosa la sua grandezza.
     
     
      VENEZIA. -- IL PALAZZO DUCALE.
      Da una fotografia dello stabilimento Alinari di Firenze.
      [vedi figura 365.png]
     
      Nel 1840 Venezia aveva meno di centomila abitanti, alcuni palazzi cadevano in rovina, l'erba cresceva sulle sue piazze, le alghe ingombravano i canali; in quell'epoca comparve anche la malaria, e si videro le sue donne "assise, dove non batte sole, languir come viole, al sol recise", e i suoi figliuoli "gialli di febbre estiva, trar faticando a riva, una vil rete".(173) Nondimeno nel 1849 i suoi figli seppero rinnovare le prove dei Dandolo e dei Morosini, e tra le stragi del colera e della fame, nel memorabile assedio, rifiorirono le glorie più pure di Candia e di Rodi. La libertà e l'indipendenza, che le furono restituite nel 1866, diedero a poco a poco a Venezia nuovo vigore di vita. Già la città era stata collegata al continente col ponte della ferrovia, uno fra i più meravigliosi del mondo, di 222 archi, lungo oltre tremilaseicento metri. Ed ora manda direttamente le derrate e le mercanzie ricevute dall'interno; il suo porto, senza avere il movimento di quello di Trieste, specie dopo esser stato privato della franchigia che lo metteva in grado di far concorrenza alla rivale istriana, dà vita tuttavia ad un commercio di cabotaggio e di scalo assai notevole, specie dopo che il vapore andò grado a grado sostituendosi alla vela: il movimento delle navi corrisponde press'a poco alla metà di quello del porto di Genova.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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