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      Liberata nel 1866, Padova è una delle città che trassero dall'unione italiana i maggiori benefizi, avendo ampliate vie e piazze, abbattuti vecchi portici, corrette le acque, costruiti nuovi edifici, fondate industrie cospicue.(183)
      Celebre in tutto il mondo è la chiesa del Santo, come volgarmente si chiama la chiesa di Sant'Antonio di Padova. È una colossale costruzione a forma di croce, lunga 115 metri e larga 55, incominciata nel 1232, compiuta nel 1475 e ristaurata dopo un incendio nel 1749. Nel suo insieme è una non felice alleanza dello stile bizantino e del gotico, ma vi si ammirano le cupole ben proporzionate, i quadri del Mantegna, i bronzi del Donatello, le statue e i bassorilievi di Jacopo Sansovino e dei due Lombardo ed altre meravigliose opere d'arte. Davanti alla chiesa s'eleva la statua equestre di Gattamelata, che fu comandante degli eserciti di Venezia verso il 1440, opera anch'essa del Donatello; ivi presso è la scuola del Santo con gli affreschi giovanili del Tiziano; ivi s'accolgono il museo municipale, la biblioteca, gli archivi. A poca distanza si trova il giardino botanico più antico d'Europa, per più di due secoli anche il primo. Oltre al Santo, Padova possiede tre chiese importanti: Santa Giustina, notevole per le grandiose proporzioni e per gli stalli scolpiti dal Campagnola; gli Eremitani, coi celebri affreschi di Andrea Mantegna, e la Madonna dell'Arena, colle pareti e la volta interamente coperte dagli affreschi che vi dipinse Giotto nel 1306, quando a Padova s'incontrava con Dante.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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