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      Lungo il Po si trovano boscaglie in froldo e in golena, e sul litorale le pinete di Ravenna, l'antica selva litana, celebrata da Dante, da Boccaccio, da Byron, e che ridotta già a 2000 ettari, ebbe l'ultimo colpo dai rigidi inverni del 1879-1880 e del 1900-1901, sì che ormai è appena l'ombra del passato: in uno dei capanni della pineta, dove trovano rifugio gli abitanti che raccolgono i pignoli e la legna, alla Mandriola, sei chilometri da Ravenna, Giuseppe Garibaldi fuggì nel 1849 l'ira austriaca e perdette la povera Anita.(292)
      L'Emilia è ricca di ogni sorta di bestiame, e si coltiva con cura maggiore che in altre parti d'Italia, sì che per alcune specie ha un vero primato. Le razze indigene di bovini si perfezionano continuamente coll'introduzione dei migliori riproduttori; le romagnole hanno maggior pregio per il lavoro, mentre le razze delle altre regioni emiliane sono ricercate specialmente per la carne. L'industria casaria ha una grande importanza, specie nella regione parmense, dove era famosa sino da tempi lontani, e scemò poi d'importanza per le invasioni, le epizoozie, la diminuzione delle acque irrigue, la trascuranza; il formaggio parmigiano di grana, celebre in tutta l'Europa, si fabbrica in 220 caselli, con circa 300 caldaie, che nel 1895 diedero 50,000 forme del valore di 1,400,000 lire; tutto il compartimento ne produce poco più di cinque milioni di chilogrammi, del valore di 6,000,000 di lire. Si producono analogamente burro, ricotta, puina, sieri, e sorsero in questi ultimi tempi latterie sociali e private che molto contribuirono al miglioramento dei prodotti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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