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      Anche dalla provincia di Massa Carrara si ha una emigrazione notevole, per la scarsa produttività della regione montuosa e per il genio naturale degli abitanti. In questi ultimi anni si è determinato un notevole movimento di emigrazione anche da regioni che prima non conoscevano affatto cotesto fenomeno, come l'aretino ed il senese. E non è necessario ricordare l'emigrazione interna che segue tutti gli anni, quando i contadini scendono dai monti alle maremme per cagione della semina o dei raccolti.
      L'agricoltura fu in Toscana fiorentissima sin dal tempo degli Etruschi e durò in gran fiore nel medio evo, sebbene quelle libere repubbliche volgessero piuttosto la loro attività ai traffici ed alle industrie. La dominazione medicea talora le favorì con le grandi opere di bonifica, talora ne rese le condizioni assai tristi, allontanandone, come da cosa vile, l'attività dei migliori cittadini. Come tutte le altre manifestazioni del vivere civile, così anche questa ebbe un grande sviluppo al tempo di Pietro Leopoldo, quando, con buone norme di economia, si provvide a frazionare le proprietà, ad accrescere le guarentigie, a liberare il commercio delle derrate dai ceppi onde era avvinto, mentre i lavori di bonifica, i vasti prosciugamenti, l'aumento del numero degli abitanti, accrescevano la pubblica ricchezza. Alle cure sapienti del governo ben corrispose l'attività dei privati, i quali, raccolti nell'Academia dei Georgofili, diedero al mondo nobili esempi di attività intelligente e feconda.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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