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      I boschi demaniali di Vallombrosa, Camaldoli e Boscolungo restano a far rimpiangere quelli che anche ai tempi di Dante coprivano "il selvaggio dorso d'Appennino",(371) le pinete del Tombolo, di San Rossore, di Migliarino, di Viareggio migliorarono le condizioni della regione. Sono abbastanza curati i boschi di castagni, che procurano un gradito alimento ai meno agiati, o servono all'ingrasso dei suini. Ma troppi più sono i monti che si presentano nudi, deserti, solcati da frequenti e profondi burroni, disadatti a qualsiasi coltura, dove colla scure, col fuoco, col pascolo, per amor di guadagno, per falso calcolo, per incuria, si è tutto distrutto.(372)
      Gli olivi sono ammassati nelle chiudende, come nel Lucchese, o disposti a filari nei campi, come altrove, e danno un prodotto eccellente, che per alcune qualità (Lucca, Buti, Calci) può dirsi il migliore del mondo. Più diffusa dell'olivo è la vite, che fuor della zona dei monti si può dire coltivata in tutta la Toscana, dove, secondo i contadini, "rendono più i barili delle sacca". Le colline del Chianti, che danno il nome ai vini toscani più ricercati, non basterebbero certamente all'abbondante produzione che va sotto questo nome in Italia e fuori. Ai tempi di Sallustio Bandini cotesto vino trovò tale uno smercio in Inghilterra, "che in poco tempo si vide l'agricoltura ravvivarsi, non essendovi poggio sì alpestre e sassoso in quella provincia che col ferro o col fuoco non si stritolasse per piantarvi la vite". Così avvenne, per usare l'espressione di un giudice competentissimo, "che la Toscana per la prima in Italia ha risolto il problema dei vini rossi da pasto nel vero senso della parola, creando un tipo leggiero, esilarante, che non stanca, ma di cui al contrario più se ne beve e più se ne berrebbe e che a molto garbo accoppia discreta serbevolezza e buon mercato". Il pomino bianco, la vernaccia, il trebbiano, il moscato, il vino santo, l'aleatico, cantato da F. Redi come il re dei vini,(373) sono tutti tipi pregevolissimi, che aggiungono agli altri vantaggi quello di potersi bere l'anno stesso della produzione.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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