Altre opere d'arte di gran pregio si trovano in antichi refettori in privati palazzi, e v'è persino un museo indiano.
      La Biblioteca nazionale, con oltre cinquecentomila volumi e quattordicimila manoscritti, la Laurenziana, la Riccardiana, la Marucelliana, gli Archivi di Stato, contengono preziosi cimelii, mentre l'Istituto superiore degli studi, la scuola di scienze sociali, l'Accademia dei Georgofili sono focolari attivissimi di coltura moderna. E ricca è del pari la città di opere di beneficenza, ospedali, confraternite, orfanotrofi ed asili, mentre i suoi cimiteri di San Miniato, della Misericordia e degli evangelici, attraggono del pari i pietosi parenti dei trapassati e gli amici dell'arte. Nel teatro della Pergola fu rappresentato il primo dramma musicato, la Dafne di Ottavio Rinuccini e ad esso altri si aggiunsero, vasti, celebri per artistici trionfi.(386) "Dovunque, scrive I. Taine, si vedono i segni del vivere intelligente e piacevole, caffè brillanti, negozi di stampe, magazzini d'alabastri, di mosaici, di gioielli artistici, gabinetti letterari, librerie, teatri. L'antica città del decimo-quinto secolo sussiste sempre, ma non è ammuffita come Siena, relegata a un'estremità come a Pisa, deturpata, come a Roma, avvolta nella tela di ragno del medio evo o coperta della vita moderna come di una vernice parassita. Il passato vi si collega armoniosamente col presente, la varietà elegante della monarchia vi continua la repubblicana eleganza, come il paterno regime dei granduchi tedeschi vi continuò il fasto pomposo degli italiani".