Orbetello, a quattro metri appena sul mare, è la più meridionale città della Toscana, e fu più volte presa e ripresa dalle soldatesche che scorrazzavano l'Italia. Talamone, più che per la favoleggiata origine dell'eroe che accompagnò gli Argonauti nel loro viaggio, è celebre per lo sbarco che vi ordinò Garibaldi per distrarre l'attenzione dalla meta che raggiunse poi a Marsala. Monte Argentario accoglie nel suo circuito di quasi 40 chilometri, ricco di selve e di viti, di piante aromatiche, due villaggi che sono anche due porti, Santo Stefano ed Ercole. Pitigliano conserva qualche traccia delle antiche mura e Sorano mostra con uguale orgoglio le sue acque minerali e la casa dove nacque quell'Ildebrando, che fu poi papa Gregorio VII. Roccastrada, a 477 metri, è uno dei luoghi più floridi e salubri della maremma. Campagnatico fu il centro delle imprese brigantesche degli Aldobrandeschi e di altri signori messi da Dante in Purgatorio. Santa Fiora, a 687 metri, racchiude le sorgenti del fiume onde ha nome ed è il più pittoresco villaggio del monte Amiata. Questi luoghi sono tutti ricchi di acque minerali, come Roccalbegna ed altri villaggi di quel gruppo montano. Scansano ha rovine di parecchi castelli e Magliano serba la torre della bella Marsiglia, rapita da corsari Turchi e cantata da F. Cavallotti.(399)
      Nella provincia di Grosseto abbondano più che altrove ruderi di antiche città etrusche: Saturnia col celebre sepolcreto, Ansedonia, ricordata da Virgilio, presso la quale una tradizione popolare collocò a lungo l'ingresso dell'inferno, Roselle colle sue deserte rovine di cui è malagevole persino l'accesso, Vetulonia, dove furono scoperti i ruderi importantissimi, Populonia, minutamente descritta da Tolomeo e Volci colla celebre necropoli, erano tutte città ferventi di vita, ricche di tesori artistici e politicamente importanti.