Restano ancora nei ricordi i nomi dei detti comuni: Slege, Robun, Rotz, Ghel, Wüsche, Genebe, Lusan.
      (155) I Tredici Comuni veronesi erano: Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Val di Porro, Cerro, Roverè di Velo, Porcara, Saline, Velo, Azarino, Campo Silvano, Badia Calavena, Selva di Progno e San Bartolomeo tedesco, con circa 14,000 abitanti.
      (156) Secondo G. Marinelli ed il censimeuto del 1881 si parlano ancora abitualmente e ordinariamente lingue slave in 19 comuni con 34,770 abitanti, e cioè: 8 nel distretto di San Pietro al Natisone, 5 in quello di Cividale, 4 in quello di Tarcento, 1 in quello di Moggio e 1 in quello di Gemona.
      (157) L'Istria, loc. cit.
      (158) Sappada (Bladen) con 1322 abitanti, Sauris (Zahre) con 797 e Paluzza (Timan) con 945. Così Gemona, Ampezzo, Udine, Pordenone, Cividale che si chiamavano Clemaun, Petsch, Waiden, Portenau, Sibidat ed altri.
      (159) Dalle statistiche del quinquennio 1890-94 risulta che la vite si coltiva in 702 comuni del Veneto, sopra 421,495 ettari, con un prodotto medio per ettaro di 2,39 ett. e totale di 1,006,728 ett. per tre quinti rosso. Nel Trentino sono coltivati a vite 6624 ettari.
      (160) Notizie e studi intorno ai vini ed alle uve d'Italia, per cura del ministero di Agricoltura, Industria e commercio, Roma 1896, pag. LVIII e seg.
      (161) Superficie coltivata a legumi 150,000 ettari, che nel 1893 diedero 140,000 ettolitri di seme; a patate 10,700 ettari con 36 quintali per ettaro; a olivo 3200 ettari con 3000 ettolitri; a castagne 16,000 ettari con 52,000 ettolitri; a canape 7500 ettari con 50,000 quintali di stopia.