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      L'intera fossa ha circa 500 chilometri di lunghezza fra i deserti che separano Rhat dal Fezzan e quelli che si stendono verso l'Harugi Bianco, ma le oasi non occupano il fondo di questo uadi che per circa 200 chilometri con una media larghezza di 8. Verso la sua origine occidentale l'uadi Lagiāl ha 600 metri di altitudine e solo 400 nei deserti con i quali si confonde ad oriente. Le due rive dell'uadi fanno singolar contrasto. A nord sono formate di rialzi sabbiosi arrotondati, mentre a sud sorgono a perpendicolo coste dirupate che sono il prolungamento dell'Amsac, catena in parte devoniana che domina l'entrata occidentale dell'uadi. A metą della fossa di Lagiāl due promontori, uno di sabbia e l'altro di pietra, che si rincorrono a vicenda, dividono la depressione in due parti chiamate, secondo la loro posizione geografica, uadi el-Garbi e uadi ech-Scherki. Quest'ultimo, che č l'uadi «Orientale», č il maggiore. Si congiunge ad est ai palmeti di Sebha; interrotto dal deserto, riappare con le piccole oasi di Temenhint, di Semnu, di Zighen, la posizione delle quali sembra indicare un antico confluente fra l'uadi di Lajāl e l'uadi ech-Schiāti. Ora la vallata č sempre chiusa dalle sabbie.
      Il suolo dell'uadi Lajāl, come quello delle altre depressioni del Fezzan, č formato di heicia, cioč d'un humus leggerissimo, saturo di sale e gonfiato dall'azione delle acque profonde e del calore. Le efflorescenze del sale formano in molti luoghi una zona mediana, fornita dall'una e dall'altra parte da coltivazioni alla base delle dune e delle coste a perpendicolo.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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