Pagina (175/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A grandissima distanza vi sono pure nell'interno depressioni, dove vanno a finire i rivi, le cui acque evaporano sopra un suolo d'argilla satura di sale. Tali sono i sebca che si succedono ad ovest, a sud-ovest e a sud di Susa, che sono alternativamente immensi specchi d'acqua e pianure saline. Accadde talvolta durante l'inverno che Chairuan fosse da queste bassure diviso dal resto della Tunisia. Alle prime pioggie una gran parte della contrada diventa una palude e le carovane non possono passare che seguendo i ciglioni intermedi dei bacini. La più vasta laguna è la sebca Sidi-el-Hàni, o lago di Chairuan, la cui superficie nel tempo delle inondazioni è almeno di 500 chilometri quadrati. Negli anni piovosi conserva sempre un po' d'acqua nella cavità centrale. È interamente separata dalla regione della costa dai gruppi di colline del Sahel, finchè il Chelbia, che è un vero lago, meno esteso del precedente, ma sempre ripieno e navigabile, riversa talora da un ciglio di venti metri d'altitudine l'acqua eccedente sulle terre basse. Il suo emissario, l'ued Menfes, al tempo delle pioggie abbondanti, cioè ogni otto anni, raggiunge la sebca di Gieriba, una pozzanghera del litorale in comunicazione col mare per l'Halk el-Mengel. In codesto punto della costa è difficile passare, in causa della mobilità del terreno; poco tempo fa, prima della costruzione della diga, le carovane nella stagione invernale non potevano passare senza perdere uomini ed animali(215).
      Secondo i signori di Campou e Rouire, il lago Chelbia, la superficie del quale varia, secondo le stagioni, da 8,000 a 13,000 ettari, sarebbe il bacino dove fa capo un sistema di fiumi egualmente vasto ed anche più importante che quello della Megierda(216). L'ued Bagla, che con l'ued Fecca suo confluente vi si riversa, il Marguelil ed altre acque discese dalle alture della Tunisia centrale, non appariscono sulle carte recenti, disegnate con grande precisione, che con un'area di scolo inferiore a quella del fiume settentrionale(217). Il signor Rouire tentò pure in molte pubblicazioni(218) di mostrare l'identità del Bagla e del fiume Tritone degli antichi autori; ma come si può determinare con certezza il luogo d'un fiume che, secondo Plinio, è la sorgente del Nilo e confonde uno de' suoi rami col Niger?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Susa Chairuan Tunisia Sidi-el-Hàni Chairuan Sahel Chelbia Menfes Gieriba Halk Campou Rouire Chelbia Megierda Bagla Fecca Marguelil Tunisia Rouire Bagla Tritone Plinio Nilo Niger