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      Il sciott Garsa, che ha la forma di mezzaluna con la convessità verso nord, è più basso che il sciott el-Gierid. Esso è interamente inferiore al livello del Mediterraneo, in guisa che se un canale di comunicazione fosse aperto tra esso ed il Mediterraneo, quei luoghi sarebbero inondati fino ad otto o dieci chilometri di là dal litorale presente. Con l'estremità occidentale il sciott Garsa penetra nel territorio algerino e continua come un largo braccio di mare dinanzi ad un dedalo di sciott molto più estesi, l'unione de' quali è conosciuta col nome di Melghigh (Melr'ir). Separano i due bacini, valichi poco elevati e cavità intermedie. Il sciott Melghigh, secondo il progetto Roudaire, dovrebbe, insieme con tutte le plaghe adiacenti, formare a sud dell'Algeria quel «mare interno» che nell'immaginazione di quelli che l'idearono, dovrebbe cangiare il clima delle vicine contrade formando cumuli di nubi sulle montagne dell'Aurès, accrescendo la proporzione delle pioggie, alimentando perennemente i fiumi ora disseccati e facendo riscaturire dal suolo sorgenti scomparse(233). Ma se è difficile immaginare il traforo d'una via navigabile dal valico di Gabes verso le oasi del deserto algerino, si comprenderà almeno quanto utile sarebbe ristaurare l'antica strada che costeggiava il lato meridionale dell'isola del Magreb, fra la Piccola Sirte e la valle del Draa(234).
      Il litorale del Sahara tunisino, come la costa orientale della Tunisia propriamente detta, non ha che ued quasi sempre asciutti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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