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      Da molto tempo gli abitanti di Kerchenna hanno vigneti, nè essi ravvisano alcun peccato nell'uso del vino(312).
      Mentre la sponda del litorale va verso il nord-est girando attorno al ras Kapudiah, che è il promontorio più orientale della Tunisia, la strada di Sfakes a Susa, che è ancora l'antica romana, segue la direzione del nord traverso il territorio dei Metalit. Verso la metà della strada venivano una dopo l'altra le due città importanti di Bararus e Thysdrus, divenute ora l'henchir o la «possessione» di Ruga ed il misero villaggio di el-Giem. Le rovine di Bararus occupano uno spazio di circa cinque chilometri di circuito e consistono negli avanzi riconoscibili d'un teatro, una porta trionfale ed altri edifici. Di Thysdrus poi resta ancora uno dei più bei monumenti dell'Africa, l'anfiteatro, che è il più conservato che rimanga del tempo antico, non eccettuato quello di Pompei(313). Quando codesta parte della Tunisia, che ora è quasi deserta, contava numerosa popolazione, Thysdrus era per la sua posizione centrale uno de' luoghi preferibili per la celebrazione delle feste. Dovunque si accorreva al suo anfiteatro, che si ritiene fondato, se non costrutto da Gordiano Antico per essere stato proclamato imperatore di Tysdrus. Pure in quell'anfiteatro i capi ed i delegati delle tribù meridionali della Tunisia decisero nel 1881 la sollevazione generale contro i Francesi(314). Da più di dieci chilometri in giro si vede l'enorme colosso sorgere sopra un largo rialzo del suolo dell'altezza di 185 metri.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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