Pagina (280/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il distretto circostante ha conservato il nome speciale di Frikia, col quale già si chiamò tutto la provincia romana(359). Per un singolare contrasto, codesto nome di Africa da un lato fu ridotto ad indicare solo un piccolo distretto, dall'altro, invece, esteso ad indicare tutto un continente. Presto al trasporto del materiale di numerose miniere delle montagne a nord di Begia riusciranno utilissime le strade ferrate che stanno per esser fatte verso il capo Serrat e Tabarca. Sembra poi naturale che il traffico di codesta regione fosse diretto di botto verso la costa vicina, invece di farlo deviare per Tunisi e la Goletta.
      Il bacino dell'ued Khallad, che sbocca nella Megierda all'uscita delle chiuse ove il fiume si avvolge, è tra le regioni tunisine una delle più belle e ricche di rovine romane. Nell'alta valle del fiume tributario si succedono Zenfur, l'antica Assuras, e Mest, già Musti, con avanzi di templi, di teatri, con porte trionfali e mausolei. Nella parte inferiore della valle, Dugga, l'antica Thugga fenicia e romana, è ancora più importante per l'archeologo, giacchè vi si trova quasi tutta la serie dei monumenti pubblici che sotto l'impero ornavano le grandi città, ma non vi si vede più l'iscrizione bilingue, punica e libica, che è il testo più prezioso tramandato dalla Reggenza agli epigrafisti moderni. Codesta pietra fu scoperta, nel 1631, dal rinnegato francese Tomaso d'Arcos(360) e lo studio per decifrarne la iscrizione fu il principio delle ricerche per cui fu ricomposto il dialetto berbero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Frikia Africa Begia Serrat Tabarca Tunisi Goletta Khallad Megierda Zenfur Assuras Mest Musti Dugga Thugga Reggenza Tomaso Arcos