Raggiunge 1,878 metri il kef Ali en-Nas, che è il giogo più alto del Ciechar.
      A sud delle catene costiere dell'altipiano algerino, le alture sono bruscamente interrotte da vaste pianure ricoperte da alluvioni quaternarie che formano una specie di stretta fra l'isola di Maghreb ed i gruppi del Sahara; ma il suolo si alza con un pendìo quasi insensibile fino ai lunghi gioghi d'un dorso di alture che si svolge da sud-ovest a nord-est, parallelo al sistema dell'Atlante. Questo dorso, chiamato il ras Ciaaba, raggiunge 850 metri nel suo punto culminante, quasi cento metri di là dall'oasi di Laghuat(408). Di là si stende il Sahara, che in questa regione è formato principalmente di terre dell'età pliocenica, deposte già in alluvioni dalle correnti e disposte poi come ora si trovano dai venti, nella stessa guisa delle terre gialle della Cina. Secondo Rolland, questo strato di terra mobile ha fino a 300 metri di spessore. Nondimeno alcune roccie cretacee sorgono in massi insulari sopra codeste estensioni del Sahara e alcune di tali isole occupano una superficie considerevole. Tale, ad ovest dell'ued Ghir, un giogo di alture che limita a nord la valle dell'ued Gieddi. Ma la maggior isola cretacea di questa parte del Sahara è quella chiamata altipiano dello Mzab, dall'ued che vi trae la sua origine e dalle popolazioni che si sono radunate nei circhi rocciosi. Il gruppo dello Mzab, sebbene separato dai monti algerini da uno stretto di alluvioni quaternarie, può considerarsi come una specie di istmo congiungente le alture del Maghreb agli altipiani devoniani dell'interno del Sahara e alle montagne cristalline del giebel Ahaggar.