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      In alcuni distretti, lo sterminio de' felini non si fa senza gravi inconvenienti all'equilibrio delle specie animali. Nella regione vicina alla frontiera della Tunisia leoni e pantere divorano specialmente cignali e cignaletti che vagano per le foreste; raramente assalgono l'uomo e le mandre, giacchè la selvaggina loro basta. Ma dacchè si fa una guerra spietata ai «re della foresta», i cignali si sono moltiplicati e recano terribili guasti ai campi. Tra leoni e cignali, il coltivatore tollera meglio i primi e chiede che il premio sia dato all'uccisore di un cignale, anzichè a quello di un leone.
      La fauna degli altipiani differisce da quella delle montagne della costa; vivono su quelli gli animali di corsa che percorrono enormi distanze in cerca di pascolo e di acqua. Codesto è ancora il paese delle grandi caccie, sebbene la selvaggina vi sia divenuta molto più rara, anzi certe specie siano state distrutte. Allorquando i Francesi fecero sugli altipiani le loro prime spedizioni, gli struzzi selvaggi vi erano a torme e si avvicinavano alle tende come quelli che dall'uomo bianco non avevano ancora ricevuto danno; ora non se ne trovano più perchè i cacciatori non smisero finchè non li ebbero tutti presi(481). Si chiede se coll'addomesticarli si potrà mantenere la razza, perchè lo struzzo d'Algeria, che è più prezioso per bellezza di penne che quello del Capo, appartiene ad una varietà molto più ritrosa, sicchè riesce difficilissimo il nutrirlo e chiuso nei cortili deperisce tosto.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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