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      Pedro di Navarra se ne impadronì facilmente nel 1509 e il vessillo di Castiglia sventolò per quarantaquattro anni sui forti di quella piazza: questo fu il maggior tempo che una città dell'Algeria orientale sia rimasta in potere di una potenza europea. Ripresa dai Turchi nel 1555, Bougie divenne città senza commercio, circondata di Cabili nemici. Rimase quindi come in istato d'assedio fino al tempo dell'occupazione francese nel 1833, dopo la quale fu quasi abbandonata, sicchè nel 1869 aveva solo 330 abitanti. I Cabili la tenevano assediata; solo nel 1847 la guarnigione vi potè fare una passeggiata fuori dalle mura.
     
      N. 72. – BOUGIE.
     
     
      Ora Bougie è molto meno estesa che al tempo della sua prosperità, giacchè la cinta fu notevolmente ridotta e molti quartieri esterni dovettero essere abbandonati per causa delle operazioni militari: anche una parte della città interna fu occupata dal genio. Un'arcata saracena, detta Bab el-Bahar o «Porta del Mare», che era parte dell'antico bastione, è l'avanzo più curioso della Begiaia del medio evo, e insieme con gli alberi del giardino pubblico e l'anfiteatro di case ed aranceti forma un complesso graziosissimo. Spazi vuoti rimangono ancora in vicinanza al mare, ma è probabile che tra breve la popolazione cresca rapidamente stante la strada ferrata di Algeri per Beni-Mansur, la quale farà capo a sud della città, presso la foce dell' ued Sahel, chiamato pure ued Summam nel suo corso inferiore. È noto inoltre che presto sarà costrutta un'altra strada ferrata, attraverso il Babor ed i Biban, verso Setif.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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