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      È noto che la diversità de' tipi risponde nel complesso delle popolazioni della Grande Cabilia alla diversità di origine. Nondimeno primeggiano due tipi: quello che sembra essere dei primitivi abitanti della montagna, e si riconosce alla rotondità della faccia, alla sporgenza degli zigomi e alla forma acuta della mascella inferiore; e quello consistente in faccia di forma ovale, corta, piana, larga agli zigomi, con piccoli occhi brillanti, naso depresso alla base e talvolta rialzato, denti non belli come quelli dell'Arabo e con gli incisivi di mezzo della mascella superiore più lunghi e più larghi degli altri(568). In generale, i Cabili sono di statura mediocre, muscolosi, destri e forti; nondimeno l'infezione sifilitica, che pure riesce meno grave in essi che negli Europei, ha corrotto il sangue degli indigeni, e v'hanno taluni villaggi in cui non c'è persona che ne sia immune.
      Differenti di tipo, tutti i Cabili del Giurgiura e delle catene che lo prolungano ad oriente, usano lo stesso linguaggio berbero, il zuauia, in cui sono frequenti le parole arabe, che ne costituiscono forse la terza parte. In generale, mancano ai dialetti cabili e sono tolte dall'arabo le parole che si riferiscono alle facoltà intellettuali e morali dell'uomo; arabe pure sono alcune di quelle che si riferiscono alla religione, alla giurisprudenza, alle scienze ed alle arti, agli animali, alle piante ed agli svariati oggetti ivi introdotti dopo la conquista araba: in simile guisa s'introducono ora nel parlare dei Cabili parole francesi.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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