La conquista dei Francesi cangiò le condizioni economiche di quel paese, e quindi ne rimase diminuito il valore dei contratti, che avvenivano alla fiera degli Isser. L'essere sorto Tizi-Uzu, villaggio molto più interno, diede occasione ad un mercato permanente vicino a tutto l'alto Sebau; inoltre, a soli 4 chilometri di là, è sorto il prospero villaggio di Borgi-Menaiel, e a 10 altri, Azib-Zamun, ufficialmente chiamato Haussonvillers, altra importante colonia europea, e specialmente alsaziana. Nondimeno tanto può l'abitudine, che il mercato degli Isser non rimase deserto: esso ha tuttora il caravanserraglio, e si mostra ancora dinanzi le arcate del già ufficio arabo il luogo dove gli indigeni condannati subivano coram populo l'estremo supplizio. A nord serpeggia nella larga vallata l'Isser, che va a perdersi in mare non lungi dal capo Ginet, superbo masso di basalto racchiudente alcune cave. Nessun villaggio sorge sull'area della città romana di Cissi, nè c'è porto sulla spiaggia, sebbene nella baia vicina arrivino ogni giorno i battelli d'Algeri: di là vengono i bei pesci della «Peschiera di Algeri»(607).
      Sette chilometri ad ovest del mercato degli Isser(608) si vede la larga apertura delle montagne, tanto importante nella storia militare e commerciale: si chiama il colle dei Beni-Aissa, sul cui limitare sta ora la piccola, ma rumorosa città di Menerville. Ivi il tronco di Tizi-Uzu raggiunge la strada ferrata da Costantina ad Algeri. Non resta che discendere verso la grande città, che si vede tosto biancheggiare da lungi sulle sponde del golfo azzurro, e già siamo allo scalo d'Algeri.