I pendii delle colline che superano la zona degli ulivi, sono coperti di vigne già famose; gli asparagi di Medea contendono a Parigi con quelli di Argenteuille, ed il grano serve a fare eccellenti paste. Medea è in posizione troppo alta perchè possa essere una stazione della futura ferrovia da Algeri a Laghuat; la linea passera più ad est, non lungi da Damietta e Ben-Scikao, villaggio famoso per la sua mandra modello.
     
     
      N. 91 – MEDEA.
     
     
     
      Accresciuto dai rivi che gli mandano le montagne di Medea e di Giendel, il Cielif bagna la collina su cui sta Amura, cioè la «Fortunata», che è l'erede della Sufasar dei Berberi e dei Romani; poi si volge ad ovest, e finalmente presso Lavarande penetra nella larga e bassa pianura per cui passa la strada ferrata da Algeri ad Orano. Codesta regione è uno dei punti principali dell'Algeria stante l'incontro di due vie geografiche importanti, da un lato la valle media del Cielif, per cui si passa facilmente verso gli altipiani, dall'altro la grande valle longitudinale che forma una specie di via tra i monti dell'Uarsenis e le colline del Dahra. Sulle alture che dominano il punto in cui convergono le strade, è il villaggio di Ain-Sultan, circondato di estesissimi vigneti, i cui coltivatori sono europei, quasi tutti dell'Alsazia. Sta a nord di codesto promontorio il grosso villaggio di Affreville, una tra le stazioni più commerciali della strada ferrata; ivi accorsero numerosi emigranti della città di Miliana, costrutta a nord sulla terrazza quasi orizzontale d'una roccia del Zakkar el-Gharbi.