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      Altre tombe a guisa di piccoli coni sono sparse intorno al Mendracen. Parecchie città romane si succedono a piè delle montagne, ad ovest verso Setif, arrestando tra via le acque di irrigazione per i loro giardini; una di codeste città, oggi l'henscir Zana, dominata a sud dall'alta colonna tronca del giebel Mastaua, era Diana Veteranorum; più lungi è Zraia, la Zarai degli antichi, dove si è trovata una tariffa curiosissima di dogane, il che mostra l'importanza che aveva in altri tempi il commercio del Sudan con la Mauritania, a paragone del presente movimento degli scambi(671).
      Ad ovest delle montagne dell'Aures e dei premonti di Batna, Tugur, Mastaua, Bellezma, il vasto bacino dell'Hodna, «piccolo deserto», separato dal grande dalle montagne dei Ziban, non ha che rovine e piccoli villaggi che offrono quasi un aspetto del Sahara con le loro mura di tegole di argilla secca. Tempo fa l'Hodna era perfettamente irrigato da canali di cui si vedono le fosse e le dighe; ora non ha più che stagni e saline. A nord-est del bacino, non lungi dalla strada da Setif a Batna, la quale traversa il paese degli Ulad es-Sultan, centro principale di popolazione, è il borgo bene ombreggiato e ricco di fontane di Ngaus, quantunque riesca poco notevole a paragone degli ammassi di rovine ivi lasciate da città romane e bizantine. A sud-est della cavità dell'Hodna, Mdukal, donde parecchie strade traversano la montagna verso i Ziban, somiglia essa pure ad un'oasi dello Zab co' suoi palmizi irrigati dalle acque d'una sorgente termale.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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