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      Ivi pure erano penetrati gli eserciti romani, anzi nella capitale di codeste oasi v'è ancora un castello romano, gli abitanti del quale sostituirono alla vôlta uno strato di terra che sostiene alcuni filari di datteri. Ricordano pure il soggiorno di popoli sconosciuti, predecessori dei Romani, i pezzi di stoviglie ed i pezzi di selce che si vedono qua e là tra le sabbie, nei luoghi circostanti ai villaggi. Le palme di Zab danno i migliori datteri del paese, ma i luoghi coltivati non sono sufficienti a dare nutrimento agli abitanti, benchè nuove oasi siano state da poco tempo ridotte da alcuni proprietari francesi(680). Gli abitanti delle oasi algerine attendono, a guisa di quelli del Gierid tunisino, a fabbricare tappeti
      N. 105. – OASI DELL'UED RIGH.
     
      di lana; l'oasi di Lichana dà i migliori. Capoluogo dell'arcipelago è il borgo di Tolga, posto in un'ammirabile foresta di palme dai tronchi inghirlandati di pampini tra cui tubano a migliaia le tortore. Circondata da circa quindici moschee, la zauia di Tolga, che è ancora più potente che quella di Sidi Okba, conta un migliaio di studenti alla sua scuola di giurisprudenza araba e la sua influenza politica, che sostenne sempre la conciliazione con i Francesi, si stende da lungi fino alla frontiera tunisina(681). Il potere dei Giemaa, i quali si raggruppano nei villaggi del paese, come nella maggior parte delle comunità berbere, è quasi annullato tra le due autorità della zauia musulmana e della prefettura francese. Nell'oasi di Lichana sorgono alcune rovine a nord-est di Tolga sul sito dove era Zaatcha.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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