Pagina (620/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nel 1881 le foreste dintorno a Bougie furono egualmente rovinate dal fuoco, e nel 1885 la provincia di Orano perdette quanto di meglio restava de' suoi antichi boschi. Fu adottato un provvedimento ingiusto per evitare simili disastri ed assicurare quanto ancora rimane, cioè di ritenere responsabili tutti quelli della tribù sul cui territorio sia divampato l'incendio e di sequestrare le loro terre. Nel 1881 furono sequestrati i beni di trentotto «comunità», ma questo barbaro metodo è inutile, perchè di coloro che accesero volontariamente od involontariamente l'incendio, quasi nessuno appartiene alla tribù castigata; così il castigo a caso inflitto produce rivolte anzichè pentimento. Meglio sarebbe mettersi d'accordo con gl'indigeni per scegliere il momento di moderare l'estensione del fuoco, anzichè tentare di impedire gli incendi delle erbe e dei cespugli(741). In quei luoghi dove, invece di minacciare, si chiede il concorso attivo degli Arabi e de' Cabili, questi divennero buonissimi soci delle guardie forestali; perciò la foresta di Akfadu, nella Cabilia orientale, potè essere ridotta eguale alle più belle d'Europa, dacchè i Cabili delle tribù circostanti mantengono i sentieri, proteggono gli alberi dal fuoco, dal coltello e dal dente delle capre, insomma vi pongono cura come a gloria del loro paese(742). «Preferisco vedere un uomo morto che un albero tagliato», diceva un amin cabilo ad un amministratore francese.
      Ma la grande maggioranza degli Algerini, indigeni, Francesi o stranieri, per mala sorte si prende troppo poco pensiero di conservare le foreste, che hanno tanta importanza per il benessere futuro del paese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Bougie Orano Arabi Cabili Akfadu Cabilia Europa Cabili Algerini Francesi