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      Gli industriali inglesi, che sono quelli che maggiormente comperano di codeste fibre, poi che furono quasi interamente finiti gli sparti della provincia di Murcia, presero l'alfa che era sul mercato di Orano, sicchè di proda in proda l'industria dell'«alfa» si sparse sugli altipiani: il primo carico d'un naviglio inglese avvenne nel porto di Orano nel 1862(756). Gli industriali francesi possono difficilmente sostenere la concorrenza con quelli dell'Inghilterra per utilizzare codesto prodotto, giacchè le cartiere sono poste nell'interno delle terre ed al prezzo della fibra si aggiunge quindi una grossa spesa di trasporto. Ma già su vaste estensioni non c'è più una ciocca di stipa e forse è troppo tardi per poter credere che se ne possano ancora rivestire alcuni altipiani oranesi, giacchè i «bastoncini» di cui si servono gli operai spagnuoli, quasi esclusivamente impiegati nei magazzini, strappano sovente tutta la pianta fino alle radici. Alcuni speculatori tentano di sostituire all'alfa il dis, pianta la cui fibra è da lungo tempo adoperata dagli Arabi a fare sacchi e corde. Pure a tal uso ed in maggior proporzione potrebbe servire la palma nana, il cui midollo e le gemme servono di cibo agli indigeni e le fibre per crine vegetale. Si dovrebbe pure adoperare il bambù, che vegeta rapidissimo nell'atmosfera umida del litorale e non è ancora coltivato che ne' giardini.
      Negli ultimi anni, gli agricoltori attesero quasi solo alle vigne: se ne piantarono in tutta la regione del Tell ed anche sugli altipiani.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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