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      Per i tre colli del Tizi n'Glaui si può passare tutto l'anno, ma durante l'inverno vi cade tanta neve che i viaggiatori devono fermarsi nei villaggi più vicini al valico, in attesa del primo diradarsi per potere salire la cresta.
      Uno dei monti che sorgono a sud-ovest della depressione del Tizi n'Glaui è il giebel Sirua, nuda roccia, di formidabile aspetto, la cui vetta è rivestita «di eterne nevi»(829). Il Sirua è la montagna più alta di codesta parte della cresta e probabilmente la maggiore di tutto l'Atlante: essa forma, un po' fuori della cresta del grande Atlante, il nodo montuoso che ricongiunge il «Piccolo Atlante» alla catena principale, fra i due bacini dell'ued Sus e dell'ued Draa. Il Miltsin poi, misurato nel 1829 dall'esploratore Washington, non fu più riconosciuto da alcun viaggiatore, giacchè tal nome è sconosciuto agli abitanti di Marocco e dei luoghi circostanti. Secondo Ball e Hooker sarebbe una montagna a 61 chilometri a sud-est di Marrakech, in principio della valle d'Urika, la cresta della qual montagna risulta alta 4,070 metri, qualora si correggano le misure di Washington che si ingannò circa la distanza della medesima. Sembra che parecchie cime le quali formano codesta parte della cresta a sud-est di Marrakech, abbiano press'a poco la stessa altezza. La catena dell'Atlante, a chi la mira da Marrakech, si stende su metà dell'orizzonte in un baluardo appena frastagliato cui le nevi cessano di rivestire nei primi giorni di estate, rimanendone solo qua e là alcune bianche strie nei burroni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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