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      Posta circa 60 chilometri ad ovest di Fez, Meknes si trova pure nel bacino del Sebu per alcuni affluenti dell'ued Rdem, che va a raggiungere il fiume principale nella parte inferiore del suo corso. Essa ha una superficie notevolissima circoscritta da una cinta in migliore stato di quella di Fez, e comprende, come tutte le altre città del Marocco, una kasbah fortificata ed una mellah ebrea circondata di mura. I bastioni di Meknes furono costrutti da schiavi cristiani, i quali quando cadevano dalla fatica erano sollevati da terra e murati(912). Larghe sono le contrade, separate in alcuni luoghi da giardini, «i più belli del mondo»(913), che forniscono a Fez legumi e frutta come gli orti di Sefru. Quivi gli edifizî hanno maggiore splendore architettonico che quelli della residenza. La porta maggiore del castello imperiale coi pilastri di marmo, i cordoni a ferro di cavallo, le cornici a rabeschi, le maioliche verniciate, le iscrizioni in lettere ornamentali, è costrutta con assai bello stile, ma
     
      N. 136. – MEKNES E VOLUBILIS.
     
     
      è in cattivo stato e turpemente ingiallita. Colonne di marmo, provenienti da Genova e da Livorno, sono sparse nella polve, e mezzo rovinata è la moschea di Mulai Ismail, il «San Dionigi» degli imperatori marocchini. Il parco, che si dice abbia 2 chilometri di circonferenza, racchiude palazzi e chioschi eleganti, una mandria dove stanno oltre mille giumente scelte; sotto il palazzo si stende un'intera città di gallerie sotterranee, le quali servivano una volta di cantine per conservare i grani.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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