Pagina (809/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma una giornata di vento è assai poca cosa nella storia della terra, nè d'altra parte mancano esempî nel periodo contemporaneo che provano che se la maggior parte delle dune si mantengono o si rifanno nello stesso luogo, ve n'ha però alcune che si disperdono. Spesso alcune guide hanno osservato sorgere alture là dove prima si trovava la depressione per cui passavano le carovane. Non si potrebbe immaginare che la cosa sia altrimenti, purchè ciascun anno la risultante de' venti non si possa dire un completo equilibrio con le forze contrarie: in tal caso a ciascuna corrente aerea succederebbe una corrente opposta di forza eguale e di eguale durata. Ma un tale equilibrio non c'è, giacchè è noto che in complesso i venti che predominano nel deserto spirano dal Mediterraneo. In molte regioni delle dune gli spazi rimasti vuoti lasciano scorgere l'antico fondo roccioso o a ciottoli, evidentemente di origine geologica differente da quella delle sabbie superiori. Perciò a sud del paese di Mzab, l'altipiano cretaceo è qua e là ricoperto di dune derivate dal grande vivaio occidentale di sabbie. Ad est di el-Golea il signor Rolland ha scoperto due di codeste catene di dune viaggianti, le quali avevano una larghezza media di quattro chilometri su cinquanta di lunghezza(1019). Ma, benchè proceda sulla superficie del Sahara, il «polverio» sabbioso non forma dune egualmente su tutti i punti del deserto, giacchè influiscono sulla direzione delle sabbie, impedendo all'arena di rovesciarsi su questo punto, mentre le lascia libero l'adito a quest'altro, il rilievo degli altipiani, la depressione delle valli, il risucchio delle correnti aeree.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Mediterraneo Mzab Rolland Sahara