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      L'altezza media delle dune dell'Iguidi è di un centinaio di metri, ma parecchie creste si innalzano di più. Le sabbie delle dune sono sparse di piccoli punti neri, cioè di cristalli della roccia disgregata.
      A sud della catena delle sabbie, le montagne d'el-Eglab, massi di granito e di porfido, si innalzano tre o quattrocento metri sopra la pianura, – altezza apparentemente prodigiosa per il contrasto con l'uniforme estensione che le circonda. – Ad est si prolunga, fino a distanza sconosciuta, la regione del Tanezruft, temuta dalle carovane per la mancanza d'acqua, mentre a sud serpeggia il letto d'un torrente, detto ued Sus, come il fiume della frontiera marocchina, che talora ha un piccolo filo d'acqua. Bisogna ancora traversare a sud dell'ued Sus saharino altre regioni sabbiose, braccio d'un mare di sabbie che continua ad ovest centinaia di chilometri: è la regione indicata sulle carte col nome di Giuf o «Buca»; però il signor Lenz non udì codesto nome: forse è applicato ad un burrone, cioè all'ued el-Giuf. La strada dal Marocco a Tinbuctu discende nella parte settentrionale di codesta depressione, ma in nessuna parte la sua altitudine è inferiore a 120 metri; forse verso ovest il Giuf è meno elevato, ma non c'è nessuna ragione di supporre che il suo livello discenda sotto la superficie oceanica, ed il progetto d'una speculazione di scavar un canale per formare ivi un «mare interno»(1077) di 90 milioni di ettari di superficie, quasi due volte quella della Francia, non è che un volo di fantasia privo di ogni conferma geografica.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





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