Il 14 giugno 1830 sbarcano a Sidi Ferruch i primi soldati francesi; il 5 luglio prendono Algeri; il 22 novembre il corpo d'occupazione si spinge fino a Medeah, compiendo la prima spedizione nell'interno. Nei due anni successivi, l'occupazione si estende senza grande contrasto, specie lunghesso il litorale; ma nel 1833, dopo l'occupazione di Bona, di Bougiè, d'Argeu, appare il nome d'Abd-el-Kader, e comincia la guerra santa, che dura poco meno di quindici anni, con un'alternativa di vittorie e di disastri che costò alla Francia più di qualche grande campagna del secolo. Nel 1839 essa comprende di non poter restare accampata sul litorale, e il maresciallo Vallée propone di seguire il sistema romano, impadronendosi di una linea di punti strategici da Costantina a Tlemcen, collegandoli fra di loro e colle città del litorale. Così incomincia il pericolo della grande guerra e della definitiva conquista.
      Infatti, dal principio del 1841 al 1843 le operazioni militari si estendono a tutte e due le provincie d'Algeri e d'Orano, gli appostamenti si moltiplicano e si spingono vieppiù addentro, ed il numero delle tribù soggette aumenta continuamente. Nel 1842 la denominazione di Algeria riceve la sua consecrazione ufficiale, insieme alla sua divisione in tre provincie, Algeri, Orano e Costantina. Due anni dopo, in seguito alla spedizione di Biskra, all'occupazione dello Zab e di Dellys, la Francia si trova di fronte il Marocco, sollecitato da Abd-el-Kader, che continua per suo conto la lotta anche dopochè i Mori, vinti a Isly dal maresciallo Bugeaud, accettano le condizioni dei vincitori.