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      I segreti del Ciel sol colui vedeChe serra gli occhi e crede.
     
      Ma tralasciata questa lunga digressione, per tornare al primo filo fa di mestiere ch'io vi dica che, quantunque a bastanza mi paresse d'aver toccato con mano che dalle carni degli animali morti non s'ingenerino i vermi se in quelle da altri animali viventi non ne sieno portate le semenze, nientedimeno per tor via ogni dubbio ed ogni opposizione che potesse esser fatta per cagione delle prove tentate ne' vasi serrati, ne' quali l'ambiente aria non può entrare e uscire, né liberamente in quegli rinnovarsi, volli ancora tentar nuove esperienze col metter le carni ed i pesci in un vaso molto grande, e, acciocché l'aria potesse penetrarvi, serrato con sottilissimo velo di Napoli e rinchiuso in una cassetta, a guisa di moscaiuola, fasciata pure con lo stesso velo; e non fu mai possibile che su quelle carni e su quei pesci si vedesse né meno un baco: se ne vedevano però non di rado molti aggirarsi per di fuora sopra il velo della moscaiuola, che, tirati dall'odor delle carni, talvolta dentro di quella penetravano per i sottilissimi fori del fitto velo; e, chi non fosse stato lesto a cavargli fuora, sarebbon forse ancora arrivati ad entrar nel vaso, con tanto studio ed industria facevano ogni loro sforzo per arrivarvi; ed una volta osservai che due bachi, avendo felicemente penetrato il primo velo ed essendo caduti sopra il secondo che serrava la bocca del vaso, anco su questo s'erano tanto aggirati che già con la metà del corpo l'avevano superato, e poco mancava che non fossero su quelle carni andati a crescere.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127

   





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