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      Se ne trovano talvolta alcuni de' bianchi; ma de' neri non se ne vede se non di rado. Il tronco delle forbici č di quattro nodi o congiunture. Le gambe son'otto, e le due prime vicine a' tronchi delle forbici son pių corte di tutte, le due seconde son pių lunghe delle prime, e le terze pių delle seconde, siccome le quarte son pių lunghe di tutte l'altre e son composte di sette fucili, e tutte l'altre suddette di sei solamente. Tutto 'l dorso č fabbricato di nove commessure per lo pių in foggia d'anelli, e sovr'esso dorso, in quella parte ch'č tra' due tronchi delle forbici, scorgonsi due piccolissime eminenze ritonde, nere e lustre. Sotto 'l ventre, ch'č composto di cinque commessure, veggonsi due lamette dentate che paion appunto due seghe, le quali quando lo scorpione cammina le distende e le dibatte, com'egli se ne volesse servire quasi che fossero due ali. La coda ha sei vertebre o spondili, e l'ultimo d'essi č il pungiglione molto grande e uncinato: l'altre cinque vertebre nella parte superiore sono scanalate, e con orli o sponde dentate, e per di sotto tondeggiano, e son convesse e rigate per lo lungo con alcune linee rilevate composte di punti nericci. Questi scorpioni di Barberia non solo quando stanno rannicchiati, ma ancora quando camminano, tengon la coda alzata e piegata in arco, il che per lo pių č comune quasi a tutte l'altre generazioni; onde Tertulliano nello Scorpiaco: Arcuato impetu insurgens hamatile spiculum in summo, tormenti ratione, restringens; ed Ovidio, lib.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127

   





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