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      La bocca è fatta come quella delle cavallette. Camminano con un passo grave e lento ed hanno sei gambe, ed ogni gamba ha tre piegature, e le due prime gambe nascono appunto appunto sotto quella congiuntura, dove sta attaccata la testa. Tutto quello spazio che è dalle due ultime gambe fino all'estremità della coda, è composto e segnato di dieci anelli o incisure o nodi; e dall'ultimo nodo spuntano due sottilissimi pungiglioni. Tutto il corpo insieme non è più lungo di cinque dita a traverso, e per lo più dal capo alla coda è grosso ugualmente; e se bene alcuni nel ventre inferiore son più tronfi e di figura romboidale, questo avviene perché son femmine, ed hanno il ventre più o men grosso e rilevato, secondo che è maggiore o minore il numero dell'uova che in quello si trovano. Tanto i maschi quanto le femmine gettano la spoglia tutta intera in quella guisa che fan le serpi, i ragni ed altri insetti, e la loro spoglia non è altro che una bianca e sottilissima tunica della stessa figura del lor corpo.
      Quando mi furon portati questi animaletti, era meco per fortuna il Sig. Niccolò Stenone di Danimarca, famosissimo, come voi sapete, anatomico de' nostri tempi e letterato di ragguardevoli e gentilissime maniere, trattenuto in questa corte dalla reale generosità del Serenissimo Granduca: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar le viscere e l'interna fabbrica di quelle bestiuole, per quanto comportasse la lor minutezza, e vedemmo che dalla bocca si parte un canaletto, il quale, camminando per tutta la lunghezza del corpo fino ad un forame vicino all'ultimo nodo della coda, fa l'ufizio d'esofago, di stomaco e di budella, ed intorno a questo canaletto trovammo un confuso ammassamento di vari e diversi filuzzi, che son forse vene ed arterie.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127

   





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