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      XI, num. 2, e tav. XII, num. 26, io ve la mando qui disegnata dal naturale, insieme con la figura d'uno de' lor uovi, aggrandita coll'aiuto d'uno squisitissimo microscopio d'Inghilterra; e vedrete che da una estremità è ovato e dall'altra ha cert'orli rilevati e s'assomiglia ad uno di que' mezz'uovi di legno, de' quali ci serviamo in vece di scalini, e si serrano a vite.
      (vedi figura 05.gif)
      D'un parlare nell'altro son ito, senz'avvedermene, troppo lungi da quel discorso ch'io faceva poc'anzi, sul quale ora rimettendomi, fa di mestieri ch'io ritorni a favellarvi di quegl'insetti che si veggono avere il nascimento sull'erbe infracidate, e ch'io vi dica che su tutte quante le spezie ho veduto indifferentemente nascere i vermi: onde non è un miracolo ciò che Dioscoride e Plinio hanno scritto per cosa considerabile e singulare, che su 'l bassilico masticato ed esposto al sole avvenga un simile nascimento di bachi, imperocché tale accidente è comune a tutte quell'erbe su le quali son portati dagli animali i semi de' vermi. Da questi vermi prodotti su l'erbe infracidate ho veduto talvolta nascer mosche ordinarie e talvolta qualche moscione, ma per lo più, e non di rado, da una pianta sola moltissime generazioni di animaletti volanti, e così minuti che con molta ragione alcuni di essi furono da Tertulliano chiamati unius puncti animalia; e mi si ravviva alla memoria che su 'l solo isopo, su 'l solo spigo e su'l solo iperico, oltre alle mosche ordinarie e ad alcuni altri pochi moscioni, nacquero otto o nove altre diverse razze di moscherini tra loro differentissimi di figura.


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Esperienze intorno alla generazione degl'insetti
di Francesco Redi
pagine 127

   





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