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      E di certo s'ingannò Giovanni Jonstono, affermando tenerla nel fegato. Al medesimo intestino duodeno la ha parimente attaccata quel pesce, del quale sotto nome di Pesce d'Oro favellerò a suo luogo, mentovando le vesciche de' Pesci piene d'aria.
      La destra borsetta del fiele del Serpentello da due teste era molto maggiore della sinistra, ed attaccata con un canaletto alla destra banda o, per così dire, al destro lobo del fegato. Dal mezzo quasi di essa borsetta sorgeva il canale cistico, che giva a scaricarsi della bile, ed a metter foce negl'intestini. Dal lembo estremo della sinistra banda, o lobo di esso fegato destro nasceva un'altro canaletto biliario, che suol chiamarsi epatico, il quale solitario, e senza accostarsi alla borsetta giva ad imboccare negl'intestini, non nella stessa foce del canale cistico, ma bensì un poco lontanetto da quella. Di tal secondo canale biliario epatico non era guernito il sinistro fegato, o non lo seppi vedere, ma solamente era corredato della borsetta del fiele, la quale col suo canale cistico metteva capo nell'intestino in un proprio forame separato onninamente dagli altri due, e penetrava nella cavità dell'intestino con una molto rilevata papilla. Negli uccelli più che frequentissimamente si trova, che il canale cistico della borsetta del fiele, ed il canale epatico mette diverse foci, e lontane l'une dalle altre negl'intestini; il che fu già accennato dall'impareggiabile, e dottissimo Malpighi nel suo nobile utilissimo trattato De hepate.


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Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





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