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      I più grandi ch'io abbia veduti in Toscana sono arrivati al peso di un'oncia e mezza al più.
      Quattro principali forami, o aperture, si trovano nell'esterno del corpo del Lumacone ignudo, tutti situati verso la testa. Due di essi son sempre visibili all'occhio; gli altri due non son così facilmente visibili, ma ci vuol non piccola diligenza per rinvenirli. De' primi due l'uno è aperto sulla punta del muso, quasi nel mezzo delle due corna minori, e questo è il forame della piccola bocca: l'altro forame ha un'apertura larga quanto una gran lente, che cangia figura secondo i moti dell'animale, ed è posto nella parte destra del collo, la dove il Lumacone porta un certo cappuccio, per così chiamarlo, o per dir meglio, una pezza col lembo intorno staccato nelle parti anteriori, sotto la quale egli ritira, ed appiatta la testa a suo piacimento, ed a suo piacimento altresì apre, e serra quel forame, e lo stringe, e lo allarga, facendone uscire di quando in quando certi sonagli di aria, i quali, o nell'uscire si rompono, ovvero il Lumacone se gli ritira in dentro, quando ripiglia il fiato, alla volta de' polmoni, giacchè questo forame appartiene a' polmoni medesimi, e ad essi fa la strada. Degli altri due forami, che non son così facilmente visibili, il primo è collocato in quello spazio della testa, che nella parte destra corre tra l'apertura della bocca, ed il forame de' polmoni, e per questo il Lumacone cava fuori il membro genitale.
      L'altro forame è sull'orlo del forame de' polmoni, ed in questo forametto termina l'intestino del lumacone, e per esso si scarica dello sterco.


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Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





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