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      18. Feci sfregar benbene tutta l'interna cavità di un vaso di terra con spicchi di aglio, e lasciati i medesimi spicchi infranti nel fondo del medesimo vaso, vi posi sei Lombrichi, tre grandi e tre piccoli. Parve subito che da quell'odore e dal toccamento di quegli agli i Lombrichi ne patissero, e ne rimanessero sbalorditi e mogi. Gli ricopersi poscia di terra grassa, acciocchè potessero nutrirsi, e fra quella terra feci mescolare alcuni altri spicchi di aglio minutamente tritati, ed i Lombrichi, tanto i grossi quanto i piccoli, vi si conservarono vivi una ventina di giorni; e più ancora vi si sarebbono mantenuti, se più lungo tempo io ve gli avessi lasciati stare.
      19. Stemperai del mele di Spagna in un poco d'acqua comune, e messivi quattro Lombrichi, vi morirono tutti in un terzo di ora. Ne rifeci molte volte la prova, e sempre tornò a capello, con lo svario solamente d'un mezzo ottavo d'ora prima o poi. Or, come può esser vera quella opinione, tanto comune e cotanto creduta infallibile, che le cose dolci non solo non ammazzino i vermi, ma che di più sieno cagione della lor generazione e de' loro tripudi e gavazzamenti? Or, non è egli più facile e più sicuro a' fanciulli infestati da' vermini il dar da bere una dolce e grata bevanda di acqua melata, che tanti e tanti altri amari ed ostichissimi beveroni proposti dagli Autori di Medicina?
      20. Sciolsi una considerabile quantità di Zucchero raffinato nell'acqua comune, e v'immersi quattro Lombrichi; i due minori morirono in poco più tempo di un'ora.


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Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





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