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      Di più, nella medesima cavità del ventre inferiore vagavano più di dugento Lombricuzzi bianchissimi, non più lunghi di due dita traverse; ne solamente vagavano per la cavità del ventre, ma alcuni stavano altresì sotto la prima tunica delle viscere: tutti quanti erano vivi, siccome lo erano parimente le altre due razze, ancorchè fossero passati due giorni interi dalla morte del pesce; ed erano così fieri, che continuarono a campar tre altri giorni, dopo che gli ebbi cavati fuor del ventre e adagiati in un piatto con le viscere del pesce medesimo, onde in questo tempo ne misi alcuni a nuotare nel vino; e quei grossi della prima spezie vi camparono due buoni terzi d'ora, e poscia rannicchiati morirono, siccome in meno d'un terzo d'ora morirono quei ranciati della seconda spezie: ma i Lombricuzzi vi si mantennero manifestamente vivi più di dieci ore. Di simili Lombricuzzi se ne trova alle volte piena l'interna cavità, fatta a Chiocciola, dell'intestino di quel pesce che da noi Toscani vien chiamato Gattuccio, e dall'Aldovrando fu descritto sotto nome di Catulus.
      Il Peritoneo della Vipera marina è doppio, e forma come un gran sacco, la di cui bocca rivolta verso la coda è larghissima. Tal sacco internamente ancor esso è doppio, per una membrana che quasi un tramezzo lo divide per lo lungo in due. Nel fondo di uno di questi sacchi del Peritoneo sta nascosta la milza lunga quattro dita traverse, e alquanto più grossa d'una grossa penna da scrivere, che tale appunto l'ho veduta in una Vipera marina che pesava trentaquattro once ed era lunga due braccia e un terzo.


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Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





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