Pagina (135/162)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E pure quella vescica è molto grande e molto visibile; imperocchè in un Pesce Argentino che pesava otto libbre e mezzo, e dalla punta del muso sino all'estremità della coda era lungo due braccia e tre quarti, la vescica era lunga due terzi di braccio fiorentino, dentro la quale appariva una grande striscia composta da un ammassamento di corpi rossi e carnosi, similissimi a que' due corpi rossi che si trovano nella vescica d'aria dell'angulle, all'imboccatura del canale che da essa vescica va a sboccare nell'Esofago, o nello stomaco.
      Il famoso e veramente grandissimo geometra Alfonso Borelli, nella prima parte del Libro del moto degli animali, alla Proposizione dugentesima undecimaprima affermò che questo suddetto canale, per cui può uscire ed entrare l'aria nel nuotatoio, o vescica, partendosi da essa vescica va ad insinuarsi ed a metter capo nel fondo dello stomaco de' Pesci. E son quest'esse le sue parole: Quod postea aer prædictae vesicæ piscium multiplicari novum aerem sorbendo, & minui evomendo superfluum per os possit, prout necessitas æquilibrii eorum exigit, suadetur ex canali manifesto, licet subtili, & stricto praedictæ vesicæ, qui in fundo stomachi desinit, & frustra factus esse non potest. Non in tutti i pesci mette capo quel canale nel fondo dello stomaco, conforme per avventura parve a questo grand'uomo; anzi, per dire il vero, in una sola spezie di pesci ho trovato che nel fondo dello stomaco egli termina e s'impianta; e questa è la spezie delle Lacce o Cheppie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi
di Francesco Redi
Tipi Pietro Marini Firenze
1684 pagine 162

   





Pesce Argentino Esofago Alfonso Borelli Libro Proposizione Pesci Quod Lacce Cheppie