Pagina (102/263)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ugone d'Alvernia a tale prodigio sempre più si accese nella deliberazione di erigere il promesso monistero presso il miracoloso Oratorio, spendendo in tale impresa i molti suoi tesori, coll'assistenza del romito Giovanni, e coll'assenso di Arduino marchese d'Ivrea, dipoi re d'Italia, sedente allora nel castello d'Avigliana.
      Sorse infatti sul finire del decimo secolo, o nei primi anni dell'undecimo il magnifico monistero, che Abbazia della Stella fu nominato, ed Abbazia di S. Michele della Chiusa dallo storico paesello alle falde occidentali del monte, e più comunemente per antonomasia la Sagra di S. Michele.
      Papa Silvestro II, compiacendo al vescovo Amisone, fu largo di privilegi alla Badìa di S. Michele che, per le donazioni de' fedeli cresciuta di ricchezze, colla preghiera e coll'opera de' suoi trecento monaci Benedettini si segnalò per santità e dottrina fra le quattro prime badìe d'Italia, emula delle più cospicue nella cristianità. -
      Mentre queste e simili altre cose mi andava raccontando il prete Rosminiano, io non soddisfatto della cavalcatura salivo a piedi, soffermandomi di tanto in tanto a guardare i pittoreschi dintorni, e pensavo che gli scrittori di que' luoghi farebbero meglio a distinguere la schietta storia dalle vane leggende, che ad accozzare un indigesto ammasso d'incondita erudizione, come fece l'Avogadro nella sua Storia dell'Abbazia di S. Michele29, per cui si direbbe ch'egli fosse un cronista de' tempi barbari, anzi che uno storico nella piena luce del secolo xix.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Dora
Canti e prose
di Giuseppe Regaldi
Tipogr. Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 263

   





Alvernia Oratorio Giovanni Arduino Ivrea Italia Avigliana Abbazia Stella Abbazia S. Michele Chiusa Sagra S. Michele Silvestro II Amisone Badìa S. Michele Benedettini Italia Rosminiano Avogadro Storia Abbazia S. Michele