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      2°. Si cade poi nell'empirismo I. Per difetto di osservazioni. E ciò avviene quando si generalizzano arbitrariamente fatti osservati solo parzialmente ed incompiutamente. Asserendo, a cagion d'esempio, che gli elementi son quattro - i pianeti sono sorretti da orbi solidi, e via dicendo. II. Per difetto di raziocinio. Nel qual difetto si incorre ogni volta che il ragionamento non si adopera in quella misura, che è necessaria per dare ai fatti il vero valore, o per rimontare da essi alle vere cagioni. Serva di esempio l'opinione del moto del Sole.
      II. Ma oltre questa regola fondamentale, si debbono aver presenti alla mente alcuni canoni speciali per la invenzione delle leggi.
      1°. Il ragionamento (chi non lo sa?) suppone sempre alcuni principii astratti. Peraltro nella invenzione delle leggi i punti di putenza sono principalmente i fenomeni particolari, e fra questi i più semplici e manifesti; ed ove la ricerca versi su leggi più generali, lo sono anche i fatti costanti, o le leggi, ma men generali ed incontrovertibili. Possono tuttavia esserlo anche i postulati, ed i lemmi tratti sia dalla Fisica medesima, sia da altre scienze ancora.
      2°. Poichè si tratta di salire dai particolari all'universale, ed il più delle volte, l'enumerazione dei particolari non potendo esser completa, conviene anche dedurre un particolare da altri particolari; così il ragionamento per la invenzione delle leggi procede per induzione aiutata dall'analogia, e volendo pur dargli una forma, convien ricorrere all'entimema.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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