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      Mi spiego meglio. La Luna ci si mostra con tale costanza, che non può dubitarsi dal Fisico della sua realtà. Ma dessa apparisce più grande verso l'orizzonte, che quando si trova al meridiano; e di più sembra inseguire in ogni sua direzione il passeggiere, che la riguarda. Or, poichè questi fenomeni sono relativi al tale o tale altro osservatore, son da dirsi illusioni. Non così il moto diurno della Luna da oriente in occidente, il quale si manifesta costantemente a tutti ed è quindi un'apparenza vera. Ma anche su questa si fa questione. Si domanda cioè, se tale apparenza provenga da un traslocarsi della Luna medesima su per lo zodiaco, o da una rotazione della Terra; o in altri termini, si può ricercare se essa sia assoluta, o invece relativa al soli abitanti del globo terracqueo, cioè a noi. E poichè si può dimostrare la verità di quest'ultima asserzione, il moto diurno della Luna è bensì un'apparenza vera, ma non una realtà. È una realtà invece la rotazione della Terra. Ecco, che cosa s'intende in Fisica per apparenza e per realtà. Ecco, che cosa significa in questa scienza, la distinzione fra le apparenze fallaci, e le apparenze vere.
     
      CAPO PRIMO.
     
      FABBRICA APPARENTE DELL'UNIVERSO.
     
      *11. Divisione del presente Capitolo. - Il discorso degli astri, e dei movimenti loro, affinchè sia rigorosamente analitico, e passi con chiarezza dal noto all'ignoto, deve esordire dall'aspetto che offre di sè tutto l'Universo, dalla determinazione della figura apparente del Cielo e della Terra, e dalla descrizione del movimento che si osserva nella sfera stellata.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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