Pagina (45/395)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora sarebbe una stranezza ridicola pensare, che una tale apparenza provenisse dalle Stelle medesime le quali si muovessero proprio allora solamente che noi viaggiamo; occultandosi precisamente quelle, alle quali volgiamo le spalle, ed innalzandosi per appunto certe altre, che vi restano dirimpetto. Conviene invece ammettere che, sebbene ciascuna porzione (O, O',O") della linea cui percorriamo e la quale si confonde col piano di un diverso orizzonte (NS, N'S', N"S") ci sembri piana; ciò non ostante, considerata nella sua integrità (O O' O"), sia veramente curva, e faccia parte di orizzonti (NS, N'S', N"S") variamente inclinati fra loro. Allora è ragionevole che, col mutar paese, l'orizzonte ci si abbassi davanti e ci si innalzi di dietro, e quindi ci scuopra innanzi una nuova porzione di Cielo e ce ne occulti dopo un'altra perfettamente uguale. [vedi figura 006.gif]
      2°. [vedi figura 007.gif]Veniamo all'argomento di Plinio. Se la superficie del mare, che è pure la massima parte della superficie del globo terracqueo e' piana; per qual ragione (fig. 6.) allor quando una nave (A) salpa dal lido sparisce da prima il corpo della nave (B) poi le antenne quindi non si vede che la cima dell'albero (C), e finalmente tutto il bastimento si nasconde al nostro sguardo? Non indica un tal fenomeno, che la linea (MO) da esso percorsa è curva? Imperocchè a spiegare tale apparenza bisogna accordare o che la barca dal lido si venga a tuffare sempre più dentro l'acqua; oppure che il bastimento percorra una curva (MO), o però venga successivamente abbassandosi (col passare da D in E, in F) sotto quel piano (H'O'), sul quale noi ci ritroviamo, ed il quale per la sua opacità ne limita la visione alle sole, cose soprastanti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





Stelle Conviene Cielo Plinio Imperocchè