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      11.) alla stessa mutua distanza angolare (SOS', SO'S', SO"S'...),g. qualunque sia il sito (O, O', O"...) da cui si riguardino. Ora, affinchè sieno uguali tutti questi angoli, che ànno per base, lo stesso arco (SS'), intercetto tra le due stelle, e per vertice, qualsivoglia punto (O, O', O"...) di superficie terrestre, è manifestamente necessario che tutti questi punti, per l'immensa distanza delle stelle da noi, possano considerarsi come un medesimo punto fisico (C). Dunque veramente la Terra veduta dal Cielo, ossia in confronto ad esso, si riduce sensibilmente ad un punto solo.
     
      *II. COROLLARII.
      Da questa tesi si traggono assai agevolmente le seguenti illazioni, sulle quali poggiano tutte le osservazioni astronomiche.
      1°. Non solamente il centro della Terra come dimostrammo (15. I. 2a), ma qualunque punto della superficie terrestre è sensibilmente il centro della sfera stellata. Dacchè, relativamente a questa, tutto il globo da noi abitato è un punto solo.
      2°. Tutte le rette, che partendo da diversi punti della Terra comunque distanti fra a loro vanno ad un medesimo punto della sfera celeste, sono fisicamente parallele fra di loro. Dappoichè avendo i diversi punti, dai quali esse partono, una mutua distanza che, in confronto alla loro lunghezza, è veramente un nonnulla; la divergenza loro dal parallelismo matematico non può essere nè sensibile, nè valutabile con veruno strumento per esquisito che sia: e però non è fisica. Esse son dunque da dirsi sensibilmente o fisicamente parallele.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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