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      Ora l'ecclittica non passa per zenit e nadir, ossia pei poli dell'orizzonte, com'è manifesto, ma taglia questo in due porzioni uguali. Infatti in due date ore del giorno passa per est e per ovest. Nelle altre ore poi, se dalla parte di oriente passa tra est e nord, e alla distanza da est di un certo numero di gradi; all'ora medesima dalla parte di occidente passa fra ovest e sud, alla distanza da ovest data dallo stesso numero di gradi: altrimenti, o l'ecclittica non avrebbe, come à di fatto, un'uguale inclinazione di sopra e di sotto all'equatore, oppure l'equatore non passerebbe, come fa, continuamente pei punti est ed ovest.
      2°. Due volte all'anno la giornata è uguale alla notte. Dacchè due, volte all'anno il Sole percorre l'equatore, come abbiam veduto. Ma l'equatore (17. II. 7°) è un circolo massimo, come lo è pure (17. II. 5°) l'orizzonte. Ora, secondo la Stereometria, due circoli massimi di una sfera si tagliano a vicenda per metà. Dunque il Sole, nel percorrere due volte l'anno con moto uniforme (19. I. 2a) l'equatore, che è tagliato in due metà dall'orizzonte, dimorerà tanto tempo sopra l'orizzonte ed altrettanto sotto.
      3°. Tutte le altre giornate dell'anno saranno disuguali dalla notte. Infatti in ciascun altro giorno dell'anno il Sole percorre un circolo parallelo all'equatore; il quale, appunto perchè parallelo, non può passare pel centro della sfera, e però non può esser che minore. Ma, come si prova in Stereometria, ogni circolo minore è tagliato in porzioni disuguali da un circolo massimo, che non passa pei suoi poli.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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