Pagina (85/395)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      III. PROPOSIZIONE.
      Anche per la sola obliquità dell'eclittica sull'equatore, il giorno solare è vario in lunghezza.
      Dimostrazione. Poichè la lunghezza del giorno siderale (16. I. 3°) è costante, può ad essa confrontarsi la lunghezza del giorno solare. Or questo, come sappiamo (II. 1°) è lungo circa 4 minuti più del siderale. Sarà dunque dimostrata la varietà del giorno solare dipendente dall'obliquità dell'eclittica sull'equatore, ove sia dimostrato discendere da questa obliquità una incostanza nell'eccesso del giorno solare sul siderale. Ebbene: per la detta obliquità l'eccesso di quello su questo è, nel tempo degli equinozii, di 4 minuti scarsi; ed invece è di 4 minuti abbondanti, nel tempo dei solstizii. Dimostriamo questa proposizione per parti.
      1°. Per l'obliquità dell'eclittica, l'eccesso del giorno solare sul siderale è, negli equinozii, di 4 minuti scarsi. A dimostrarlo cominciamo dal supporre che la velocità del Sole sia uniforme. Il che veramente non è: perciocchè, come abbiamo qui sopra (II. 3°) dedotto dal confronto dei tempi interposti fra equinozio ed equinozio, il giorno solare è più lungo nel verno che nella state. Ma noi ora prescindiamo affatto da questa disuguaglianza; e, per maggior semplicità di discorso, poniamo che il Sole ogni giorno sidereo percorra esattamente un grado di eclittica: con che veniamo a dire che il giorno solare supera il siderale di quattro minuti siderali esatti; purchè si prescinda un momento dall'obliquità dell'eclittica verso l'equatore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





Sole Sole