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      Or bene: dalle osservazioni risulta che il pianeta, cui il Sole si lasciò indietro, quando sta per esser raggiunto da questo, allora appunto si fa stazionario, quasi volesse attendere l'astro maggiore: anzi poco stante, prendendo il moto retrogrado, gli va perfino incontro; e così accade la congiunzione. Ma il pianeta medesimo, proseguendo ad incedere con moto retrogrado, si allontana velocemente dal Sole, il quale seguita a correre col suo invariabile moto diretto. Se non che, quando il pianeta è giunto a distare dal Sole quanto ne distava allora che si fermò e gli venne incontro, di nuovo diviene stazionario; e poco dopo, riprendendo il suo moto diretto, si accinge ad inseguire il Sole medesimo. Ma indarno: che questo per la sua maggior velocità, giunge all'opposizione, la trapassa, e perviene finalmente a quella distanza dal pianeta, alla quale quest'ultimo suol farsi stazionario: e allora riprincipia la stessa storia. In breve: la congiunzione à luogo, quando il pianeta è alla metà circa del suo moto diretto; e quando questo è pressochè alla metà del retrogrado, accade l'opposizione.
      3a I pianeti inferiori si trovano nella congiunzione superiore alla metà circa del loro moto diretto, nella inferiore quando sono a un di presso a metà del moto retrogrado, sono stazionari nelle elongazioni massime.
      Dichiarazione. I pianeti inferiori, i quali compiono l'orbita loro, come sappiamo, in men di un anno, ànno la rivoluzione sinodica più lunga della periodica; e tanto più lunga, quanto questa è più breve.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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