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      II. Ticone adottò questa massima; e dalla necessità di spiegare i fenomeni analoghi dei pianeti superiori fu trascinato a dare quasi il vero sistema del Mondo. Perchè (fig. 38.) [vedi figura 038.gif] lasciata la sola Luna a circolare intorno alla Terra (T), ebbe il Sole (S) per centro delle orbite non solo dei pianeti inferiori, ma anche di Marte [vedi figura marte.gif], di Giove [vedi figura giove.gif] e di Saturno[vedi figura saturno.gif]. Era fatto un gran passo: ma l'apparenza dell'immobilità della Terra la vinse sulla ragione; e si suppose che il Sole, trascinandosi appresso tutti i pianeti circolasse ogni 24 ore intorno alla Terra secondo il moto universale di tutte le stelle, ed ogni anno compiesse l'ecclittica. Così per liberare la Terra dal moto diurno, che, dove è massimo (cioè all'equatore) non è più di 15 miglia a minuto, si concedeva al Sole il movimento di 356 miglia ogni minuto, ed alle stelle, supposto che si trovino alla più grande vicinanza possibile, la inconcepibile velocità di settantaquattro mila milioni di miglia nel tempo stesso. Ma questo sistema ebbe corta vita, perchè presto prese voga il sistema copernicano, che appunto passeremo a dimostrare nel seguente Articolo.
      III. Ecco dunque che, dopo sei mila anni di osservazioni e di studii, l'uomo non sapeva ancora come fosse fatta quella abitazione, che gli fu conceduta, durante la sua carriera mortale! E poi è tanto superbo da diprezzare gli ammaestramenti e le rivelazioni di Dio medesimo.
     
     
      ARTICOLO II
     
      DIMOSTRAZIONE DEL SISTEMA COPERNICANO


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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