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      Ma un circolo massimo, che dista il più che sia possibile dal poli di tanti minori paralleli fra loro, li divide disugualissimamente. Dunque in questi due tempi, la notte sarà disugualissima dalla giornata, o in altri termini accadranno i solstizii. Fra l'una e l'altra di queste occasioni la notte sarà più o men disuguale dal giorno, secondo che è prossimo ad avvenire un solstizio o un equinozio. Se non che per li paesi della linea, (quelli cioè che stanno sopra EQ) sarà equinozio perpetuo, perchè i circoli massimi si tagliano in ogni caso scambievolmente a metà; nei poli poi si avranno sei mesi di giorno e sei mesi di notte, perchè ciascuno di questi (per esempio P) sta per sei mesi da un lato, e per altri sei dall'altro lato del terminatore.
      2°. Nella nostra ipotesi, il Sole sembrerà passare di uno in altro parallelo all'equatore celeste, donde le vicissitudini delle stagioni. I. Infatti negli equinozii il Sole sembrerà percorrere l'equatore. Certamente, (fig. 43.) [vedi figura 043.gif] il Sole [vedi figura sole.gif] apparisce sempre all'estremo del raggio vettore prolungato fino alla sfera celeste. Ora questo (cioè tanto[vedi figura ariete.gif]S, come [vedi figura bilancia.gif]S), nei due giorni equinoziali giace tutto nel piano dell'equatore. Imperocchè allora l'equatore è perpendicolare al terminatore (AEPQ, A'EPQ), come lo è sempre il raggio vettore per definizione. Ma il vettore e l'equatore ànno sul terminatore un punto comune che è il centro della Terra. Dunque il raggio vettore, giace nel piano dell'equatore; altrimenti su di un medesimo punto di un piano si potrebbero sollevare due perpendicolari allo stesso piano.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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