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      II. DEFINIZIONI.
      1°. Il punto di Cielo, cui un osservatore qualunque vede occupato dal pianeta è, e dicesi il sito apparente del pianeta.
      2°. È detto sito vero del pianeta l'estremo di quella retta che, congiungendo il centro della Terra colla sfera celeste, passa pel centro dell'astro medesimo.
      3°. L'arco di circolo massimo di sfera celeste, intercetto fra il sito vero e l'apparente, si chiama parallasse diurna, ed anche parallasse geocentrica.
      4°. Vien detto angolo parallatico quello formato al centro dell'astro dalle due linee, le quali (partendo una dal centro della Terra, e l'altra da quel punto della superficie terrestre, donde è osservato l'astro medesimo) s' incontrano al detto centro, e vanno oltre fino al Cielo.
      5°. La parallasse si denomina o orizzontale, o zenitale, o d'altezza, secondo che l'astro, che si osserva sta o all'orizzonte, o allo zenit, o ad un'altezza qualunque intercetta fra 0°, e 90°.
     
      III. ALTRO SCOLIO.
      [vedi figura 049.gif] L'angolo parallatico si scambia colla parallasse, e da questa si misura. Imperocchè, posto che C (fig. 49.) rappresenti il centro della Terra, O il sito dell'osservatore, e P un pianeta; il sito vero di questo sarà V, e l'apparente sarà A; e però AV, ossia l'angolo AOV sarà la parallasse, e CPO l'angolo parallatico. Or bene: CPO, che non può valutarsi, si considera uguale all'arco AV, o all'angolo AOV, che può misurarsi (17. II. 12°) dal punto O.
      Veramente ciò à del paradosso, quasi che l'angolo esterno possa essere uguale ad uno solo degli interni ed opposti.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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