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      A Parigi nel solstizio estivo il crepuscolo vespertino si unisce al mattutino. Da noi il maggior crepuscolo è di 2 ore ed un quarto, ed il minimo è di un'ora e tre quarti: ond'è che delle circa 9 ore, duranti le quali nel solstizio estivo il Sole trovasi sotto il nostro orizzonte, 5 e 1/2, sono illustrate dal crepuscolo; e non abbiamo di tenebre, che 3 ore e 1/2.
      8°. Quella, che abbiamo chiamata aurora polare, si diceva nel tempi andati aurora boreale: ma questo nome divenne improprio dacché si seppe, che anche al polo australe si veggono fenomeni di simil fatta; e che uno, il quale si ritrovi non molto discosto dall'equatore, può osservare tutto ad un tempo un'aurora boreale, ed una australe. Si è dubitato se il fenomeno non sia astronomico: ma dimostrano il contrario le misure prese, per le quali dee assegnarsi a tal meteora un'assai breve distanza. E anche senza ciò, sappiasi che qualche volta un'aurora polare potrà durare più ore; e allora essa resta sempre ferma al posto suo: al più soffrirà qualche movimento accidentale, come le nuvole, ma non succede mai, che essa segua il movimento generale degli astri da levante a ponente.
      9°. Il fulmine fora, spezza, atterra, e scaglia lungi i corpi che incontra; un muro traversato da una sbarra o chiave di metallo lo trapassa senza forarlo; squaglia le materie fusibili per le quali trascorre, quindi le fulguriti; e se i metalli siano ridotti in sottil foglia, come le dorature, li volatilizza. Gli animali fulminati, o colpiti da un contraccolpo or sono uccisi lì di presente, or sono gravemente feriti, ed ora restano solamente per qualche tempo sbalorditi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Prima
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 395

   





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